Questi vini furono acclamati dalla critica e dal mercato, come il rinomato Tenuta di Trinoro, Palazzi, Campo di Magnacosta, Campo di Tenaglia, Campo di Camagi e Le Cupole. La storia di Andrea Franchetti è quella di un uomo che ha avuto il coraggio di osare e sperimentare, imparando soprattutto dal territorio. Il suo approccio alla vinificazione è caratterizzato da un profondo rispetto per il terreno e l'ambiente circostante. Dopo la sua improvvisa scomparsa alla fine del 2021, la cantina è passata nelle mani del figlio Mario Alberto Benjamin Franchetti, che continua a portare avanti l'importante eredità viticola del padre. La Tenuta è rinomata per la sua dedizione nella ricerca dell'armonia perfetta tra vigneti, terreno e clima, nonché per la produzione di vini intensi, realizzati artigianalmente e di alta qualità. Si tratta di un omaggio all'unione tra la passione per il vino e il profondo rispetto per la terra, che continua a generare risultati straordinari.
TENUTA DI TRINORO
Negli anni '80, Andrea Franchetti acquisì una vasta area di 200 ettari in Val d’Orcia, ad altitudini variabili tra i 450 e i 600 metri. Dopo la restaurazione di un'antica casa di campagna, nacque la Tenuta di Trinoro. Formatosi a Bordeaux, Andrea data la presenza di terreni argillosi, calcarei e ghiaiosi, simili a quelli della zona di St. Emilion, intuì la vocazione della Val d'Orcia verso le varietà di uve bordolesi. Fu così che dopo anni di apprendimento e ispirazione, nel 1995 prese la decisione di fondare la Tenuta di Trinoro a Sarteano (SI). La prima annata, nel 1997, suscitò grande entusiasmo. L'obiettivo era quello di creare vini rossi da uve internazionali come Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, con l'eccezione di una piccola vigna di Sémillon da cui derivava il Bianco 'Trinoro'. Ne risultarono vini eccezionali, caratterizzati da profumi, colori e sapori intensi e complessi, pensati per essere apprezzati fin da subito ma destinati a un invecchiamento prolungato.