Nino Caravaglio, tornato a Salina dopo aver viaggiato, si è dedicato al miglioramento qualitativo dei prodotti tradizionali dell'isola, in particolare il vino e i capperi. La sua visione era chiara: sviluppare un progetto agricolo che puntasse al massimo sviluppo qualitativo, rispettando le tradizioni e la natura. In quest'ottica, ha scelto di produrre secondo i dettami dell'agricoltura biologica, una decisione che riflette l'impegno della cantina per la sostenibilità e il rispetto dell'ambiente.
La cantina Caravaglio gestisce circa 20 ettari di terreni vitati, curando ogni aspetto della produzione, dalla coltivazione dell'uva fino alla commercializzazione dei vini. Nino Caravaglio, con la sua formazione enologica, segue personalmente ogni fase del processo produttivo, applicando tecniche all'avanguardia senza mai perdere di vista la tradizione e l'autenticità dei vini prodotti.
La filosofia produttiva di Caravaglio si basa su un equilibrio tra il recupero delle tradizioni vitivinicole dell'isola e una visione proiettata verso il futuro. Questa sinergia tra passato e presente si riflette nell'approccio olistico della cantina, che mira a creare vini che esprimano l'identità unica di Salina, valorizzando le caratteristiche uniche del terroir e il patrimonio enologico dell'isola.