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La Cantina Pieve di Santo Stefano, situata nel cuore del territorio lucchese, si distingue per vini eleganti e raffinati ottenuti da una coltivazione attenta e sostenibile. Il clima fresco e le piogge abbondanti della zona favoriscono la coltivazione di vitigni come Merlot, Ciliegiolo e Syrah, che si combinano con il Sangiovese. Questo mix varietale consente di ottenere vini più sottili ed eleganti rispetto a quelli più intensi del sud della Toscana.

 

Un Territorio Unico per la Coltivazione della Vite

La Pieve di Santo Stefano si trova su colline ricche di biodiversità, con vigneti tra i 180 e i 290 metri di altitudine e una favorevole esposizione solare a sud-est e sud-ovest. I boschi circostanti creano un microclima ottimale, con escursioni termiche che intensificano gli aromi e mantengono la freschezza delle uve. Il suolo argilloso e minerale valorizza i vitigni: il Sangiovese prospera sui pendii argillosi, mentre il Merlot esprime morbidezza e intensità aromatica sui suoli franco-sabbiosi vicini alla chiesa romana.

 

Filosofia Produttiva e Viticoltura Sostenibile

La filosofia produttiva della Pieve di Santo Stefano è profondamente radicata nel rispetto per la natura e nel desiderio di esaltare l'identità del territorio.

Una delle particolarità della cantina è l'adozione della spalliera innalzata a 2,40 metri, una tecnica che consente di aumentare la superficie fogliare e, di conseguenza, la fotosintesi. Questo contribuisce a una maturazione più anticipata e completa dell'uva, garantendo vini di grande finezza e complessità.

La scelta di convertire l'azienda alla coltivazione biologica non è stata dettata dalle mode, ma dalla profonda convinzione che la qualità del vino nasca dalla salute del vigneto. L'uso di prodotti chimici è stato completamente eliminato, e la fertilità del suolo è mantenuta attraverso tecniche naturali di concimazione. La cantina adotta anche pratiche sostenibili per quanto riguarda la gestione dell'acqua e dell'energia.

 

Processo di Vinificazione e Affinamento

La vinificazione nella Pieve di Santo Stefano è pensata per rispettare al massimo le caratteristiche di ogni vitigno e di ogni parcella. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene in cassette per preservare l'integrità delle uve, che vengono sottoposte a una selezione accurata prima della pigiatura.

La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, con pochi rimontaggi durante la fase di fermentazione, per evitare una sovraestrazione dei tannini. Durante la macerazione, si preferisce lasciare che i vini si affinino naturalmente sulle fecce, allontanando così sostanze che ammorbidiscono i tannini e conferiscono al vino una maggiore rotondità.

L'affinamento varia a seconda della tipologia di vino: per i vini più freschi e fruttati, l'affinamento avviene esclusivamente in acciaio, mentre per i vini più strutturati, come il Ludovico e il Lippo , si utilizza il legno . Il Sangiovese di selezione viene affinato in grandi botti di rovere da 15 e 20 ettolitri, mentre il Lippo viene affinato in barrique di rovere francese, proveniente dai migliori tonnelier.