La Cantina Renzo Castella si trova all'ingresso di Diano d'Alba, un borgo celebre per la produzione del Dolcetto, uno dei vini più rappresentativi del Piemonte. Fondata nella prima metà del XX secolo da Severino Castella, la cantina è oggi gestita da Renzo Castella, che nel 2001 ha preso in mano l'azienda di famiglia con un obiettivo ben preciso: proseguire la tradizione vitivinicola familiare con uno sguardo rivolto al futuro.
La Filosofia del Fondatore
Renzo Castella, erede della passione e conoscenza familiare per la viticoltura, si dedica alla valorizzazione dei vitigni autoctoni delle Langhe, come Dolcetto, Nebbiolo e Barbera, e coltiva anche il Riesling, sfruttando le altitudini collinari e i suoli calcarei della zona.
La cantina è guidata dal rispetto per il terroir e la natura e basa la coltivazione dei vigneti sui criteri della lotta integrata, un metodo che prevede l'utilizzo limitato di trattamenti chimici per proteggere l’ambiente e la salute delle piante, in linea con le normative europee.
I Vigneti e il Territorio
I vigneti della cantina si trovano principalmente nelle località di Rivolia e Pradorent, di fronte a Serralunga e La Morra, aree vinicole prestigiose per la coltivazione di Dolcetto, Nebbiolo e Riesling, che beneficiano del microclima ideale della zona. Altri vigneti si estendono verso Ricca, dove si coltiva il Dolcetto, e Sarcat, dedicata alla Barbera. I suoli calcarei, argillosi e sabbiosi delle Langhe donano ai vini complessità e mineralità, mentre l’altitudine e le escursioni termiche arricchiscono le uve di aromi intensi, freschezza e buona acidità, elementi distintivi dei vini della cantina.
Processo di Vinificazione e Affinamento
Il processo di vinificazione nella cantina Renzo Castella è un equilibrio tra tradizione e innovazione. Le uve vengono raccolte manualmente per garantire la massima qualità dei frutti, selezionati direttamente in vigna. Una volta in cantina, le uve vengono sottoposte a una fermentazione controllata, utilizzando tecniche moderne che preservano l'integrità del frutto e l'espressione varietale.
Per quanto riguarda l'affinamento, la cantina predilige l'uso di contenitori in acciaio inox per le varietà più fresche e fruttate, come il Dolcetto e il Riesling, mentre per i vini più strutturati, come il Nebbiolo e la Barbera, si utilizzano botti di legno di diverse dimensioni, che permettono al vino di evolversi senza sovrastare i profumi primari. Il legno, infatti, è scelto con cura per non coprire le note fruttate, ma piuttosto per arricchire il bouquet aromatico e arrotondare i tannini, conferendo morbidezza e profondità al vino.