Nei vigneti del "Gorgaccio", esposti a Levante, e in quelli dei "Pascoli Alti" a 350 metri di altitudine, dove il clima è più fresco, si produce il "Bianco delle Ripalte" Vermentino, un vino profumato e deciso nel sapore, con un'ottima sapidità. Il "Rosso delle Ripalte" è prodotto da uve di Alicante (Grenache) e Carignano, varietà comuni nel bacino del Mediterraneo e che si adattano bene al clima arido e caldo dell'isola d'Elba, risultando in un vino "diverso", dal grande carattere, armonico e sorprendentemente elegante. Nelle annate più favorevoli e con le uve migliori, vengono prodotte poche migliaia di bottiglie di "Bianco Mediterraneo" (Vermentino con aggiunta di Fiano) e "Rosso Mediterraneo" (Alicante in purezza dalla vigna più vecchia).
La Cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture, che raggruppa tutte le cantine toscane di rilevanza architettonica. L'edificio si sviluppa su tre livelli e segue la logica del trasferimento della materia prima tramite la gravità, mentre la copertura è costituita da un terrazzo utilizzato per l'appassimento delle uve, offrendo una vista incredibile sui vigneti circostanti, sulle coste dell'isola e sulle altre isole dell'arcipelago. La produzione attuale si attesta su 60.000 bottiglie. I vini della tenuta sono intriganti, complessi, rispettosi della natura e riflettono le caratteristiche del territorio di produzione, l'isola d'Elba.
TENUTA DELLE RIPALTE
La cantina Tenuta delle Ripalte ha origini nel 1896 grazie all'impulso dello svizzero Conte Oscar Tobler, un imprenditore che acquistò la Tenuta di Capoliveri con l'intento di ottimizzare la produzione di vino. Oggi, quella storica azienda è conosciuta come Tenuta delle Ripalte, situata sul promontorio all'estremità sud-est dell'Elba, dove le sue vigne dominano una costa di spiagge e calette incise nell'alta scogliera (Ripe Alte). Fin dai suoi inizi, il comparto viticolo ha visto la guida di Pier Mario Meletti Cavallari, primo proprietario dell'azienda bolgherese Grattamacco ed esperto conoscitore della viticoltura costiera. Il progetto vitivinicolo ha portato all'impianto di un vigneto di 16,5 ettari, dominato dalla moderna cantina progettata dal famoso architetto Tobia Scarpa. Buona parte dei terreni è dedicata alla coltivazione del vitigno Aleatico, le cui uve vengono impiegate per la produzione dell'Aleatico Passito dell'Elba, del Rosato di Aleatico e del brut spumante Rosato. Dalle vinacce delle stesse uve viene anche distillata una piccolissima produzione di Grappa, risultato del sapiente lavoro di Vittorio Capovilla e della sua prestigiosa Distilleria.