Una struttura a basso impatto ambientale che prevede l'ingresso del pigiato nei fermentini e il successivo scarico delle vinacce senza l'uso di pompe, ma per gravità, garantendo un maggior controllo delle prime delicate fasi di fermentazione e macerazione, oltre a un risparmio di risorse energetiche. Con la vendemmia del 2012, la produzione dei nostri vigneti ha superato i 3 anni di conversione ed è ufficialmente certificata Bio. I vini del 2012 si sono avvalsi della neonata normativa europea in materia, Reg. CE 203/2012, pertanto sono certificati come vini biologici e non solo prodotti da uve biologiche, come era possibile certificare fino alla vendemmia 2011. La gestione in Bio ha lo scopo di evidenziare ed esaltare le differenze; un vigneto che si autoregola è un vigneto che può esprimere al meglio le sue specificità, che siano quelle del Trebbiano Spoletino o del Grechetto, dei vigneti usati per il Montefalco Rosso, o del Sagrantino. Lavorare in biologico significa pensare al vigneto come a un ecosistema vitale in cui tutti gli elementi che lo compongono sono in equilibrio tra loro. L'idea del vino biologico è quella di un vino che sia in grado di esprimere le peculiarità espressive del vitigno nel nostro territorio. Quell'unicità espressiva si può riassumere nella parola Terroir.
ANTONELLI SAN MARCO
Le origini della tenuta si perdono nella storia. Dal XIII al XIX secolo, la tenuta appartenne al Vescovo di Spoleto; alcuni documenti medievali ricordano "San Marco de Corticellis" come corte agricola longobarda, situata in una delle aree più vocate alla coltivazione della vite. Nel 1881, Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà e avviò una radicale opera di trasformazione e ammodernamento degli impianti e delle colture dell'azienda. Composta da 175 ettari in un corpus unico al centro della zona di Montefalco, dal 2009 la famiglia Antonelli, ha effettuato la conversione integrale all'agricoltura biologica certificata per tutte le produzioni. Le vigne sono piantate solo nelle parti alte dei versanti collinari, ad un'altitudine media di 350 metri s.l.m., riservando i fondovalle ai seminativi. I terreni, argillosi e ricchi di calcare, hanno origine geologica diversa: alcuni sono profondi, altri ricchi di scheletro, conferendo ai vini sfumature intense e variegate. Le colline austere sono circondate da boschi, con un microclima ideale per uve di altissima qualità. Le varietà coltivate sono esclusivamente tipiche della zona: Sagrantino e Sangiovese per le bacche rosse, e infine Montepulciano; per le bacche bianche, il Grechetto e il Trebbiano Spoletino. Al centro dell'azienda, proprio sotto l'antica casa padronale, si trova la cantina, completamente interrata e progettata per la vinificazione a caduta.